Parco e Museo Archeologico " Paolo Orsi". Presente e Futuro.

 

Parco e Museo Archeologico “Paolo Orsi”. Presente e Futuro.

 

Ospite della trasmissione 60 News di Telemia, la dott.ssa Maria Teresa Jannelli, direttore del Parco Archeologico di Monasterace, ha risposto alle domande sul presente e sul futuro del   Museo. Un presente già ricco degli importanti ritrovamenti avvenuti negli ultimi dieci anni grazie agli scavi effettuati dalla Normale di Pisa, l’ Università di Pisa e l’Università di Firenze, che vanno a sommarsi all’ 80% dei reperti già trasferiti dal Museo di Reggio a Monasterace, durante la Soprintendenza della dott.ssa Elena Lattanzi. Ma c’è un futuro legato, tra l’altro, anche all’impegno dell’ attuale Soprintendente dott.ssa Simonetta Bonomi che, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, ha assicurato il trasferimento del mosaico del Drago  nel Museo di Monasterace appena conclusa l’esposizione a Palazzo Campanella.

Gli scavi condotti dalle Università stanno riscrivendo la storia di Caulonia, rispetto agli importantissimi dati già forniti dall’archeologo Paolo Orsi nei primi anni del ‘900: per esempio è stato provato che la data della fondazione risale quasi all’ VIII secolo a.C. e non al VI; così come è stato provato che Caulonia si lavorava il bronzo, grazie al ritrovamento delle fornaci e di reperti bronzei, restaurabili nello stesso Museo grazie all’opera certosina dei restauratori che operano nel laboratorio realizzato nello stesso Museo, costruito dal Comune negli anni ’80 e dato in comodato d’uso alla Soprintendenza Regionale. Del resto, i lavori di scavo e di recupero sono stati pubblicati in quattro pregevoli tomi, sia da parte della Normale di Pisa, curati dalla prof.ssa Cecilia Parra, sia da parte dell’Università di Firenze, presentati dalla curatrice prof. Lucia Lepore durante un convegno che si è tenuto il 20 ottobre a Firenze. Non dimenticando che la dott.ssa Iannelli ha partecipato a un importante incontro a Taranto per illustrare le dinamiche del sito archeologico e del Museo.

Nel frattempo, per fugare ogni dubbio, ha anche sottolineato che il Museo è ufficialmente aperto, grazie a due mostre ancora in corso visitabili; resta ancora la necessità di poterlo definire aperto in modo continuativo, nel senso di avere le possibilità economiche per poter realizzare gli allestimenti   con i reperti archeologici del sito, che dovranno alternarsi in modo continuo e flessibile.

E’ necessario pertanto che il finanziamento ministeriale di 300.000€ , stanziato per il Museo e rimasto fermo per i tanti avvicendamenti alla guida della Soprintendenza Regionale, venga utilizzato al più presto per gli scopi prefissati.

 

In questo senso l’Amministrazione Comunale, che da sempre collabora con la Soprintendenza in perfetta sinergia propositiva per la salvaguardia e la valorizzazione del sito archeologico, ha più volte sollecitato gli Enti preposti a porre fine a questa precarietà e, nello stesso momento, non è stata con le mani in mano, attivandosi per la conoscenza e la valorizzazione del sito: ricordiamo, in modo particolare, la presentazione di libri e gli spettacoli del Magna Grecia Teatro che da due anni si svolgono presso l’area del Teatro Dorico.

Concludiamo invitando i cittadini a frequentare di più   il sito archeologico, di invitare gli amici e divulgare la sua conoscenza; di stare più vicini al direttore e al personale del Museo, agli studenti e ai professori delle Università, per conoscere meglio e valorizzare le origini della nostra cittadina, per difendere il paesaggio, l’ambiente e il turismo, per sviluppare economia e costruire progetti di vita  socio-culturali nella vicendevole collaborazione.

 

L’Amministrazione Comunale

 

 

 

 

 

 

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